Il fascino dell’Area Marina Protetta “ Capo Rizzuto” si svela nei suoi percorsi sommersi.
I variegati fondali dell’Area Marina offrono ai subacquei la possibilità di effettuare suggestive immersioni, dalle più semplici alle più impegnative, passando dalle splendide praterie di Posidonia oceanica, alla ricchezza di specie e di colori del Coralligeno, al fascino di anfratti, grotte e relitti sommersi.
I fondali dell’Area Marina sono fruibili a subacquei con diverso grado di preparazione ed esperienza, permettendo loro di osservare una grande varietà di habitat e di specie. Un favorevole gioco di correnti marine che mantiene sempre pulite e trasparenti le acque lungo la costa consente, infatti, di effettuare bellissime immersioni.
I percorsi subacquei all’interno di un’Area Marina Protetta contribuiscono a raggiungere gli obiettivi principali dell’istituzione della predetta Area, configurandosi essenzialmente nella promozione di attività di ricerca Scientifica e di Educazione Ambientale.
I percorsi subacquei, infatti, essendo prestabiliti, permettono di studiare, mediante un continuo monitoraggio, l’evoluzione temporale delle comunità marine sottoposte a protezione e l’influenza che tali comunità hanno nella riconolizzazione dei fondali limitrofi.
I sommozzatori in visita nell’Area Marina Protetta Capo Rizzuto possono disporre di quindici itinerari subacquei.
A Le Castella, davanti al Castello Aragonese, i fondali custodiscono il relitto di una nave di notevoli dimensioni e poco distanti le statue del presepe subacqueo.
A sud dell’isolotto fortificato, si snoda per circa 400 metri ad una profondità media di 5 metri il suggestivo percorso archeologico subacqueo: sul fondo sono ben visibili blocchi in lavorazione, una scala delle cisterne o meglio silos, destinati alla conservazione di alimenti.
Il singolare percorso archeologico subacqueo all’interno dell’Area Marina Protetta “Capo Rizzuto” si estende nel tratto di mare a sud del Castello Aragonese di Le Castella, ad una distanza massima di 200 metri dalla costa. Il percorso, lungo circa 400 metri, si sviluppa tra le rocce che contornano il Castello, ad una profondità media di 5 metri e collega 15 punti principali che testimoniano come nel passato questo tratto di mare fosse emerso ed occupato da una cava per l’estrazione di blocchi.
I punti del percorso sono uniti da una sagola che forma un anello chiuso e segnalati da una targa con una breve descrizione di quanto è visibile attorno o nelle immediate adiacenze. Naturalmente, a seconda della stagione in cui si effettua il percorso, la visibilità dei punti può essere un po’ condizionata dallo sviluppo della vegetazione marina che mimetizza i contorni degli oggetti.
Il percorso si effettua in un tempo medio di 30’ e data la bassa profondità e la particolare limpidezza dell’acqua è possibile seguire il percorso anche nuotando in superficie.
I fondali dell’A.M.P. sono ricchi di reperti ma, soprattutto, di carichi di marmo di relitti di età tardo – romana che non subiscono danni dalla frequentazione subacquea di turisti.
L’Ente Gestore, tramite la realizzazione del percorso subacqueo, ha inteso implementare l’offerta turistica ai tanti visitatori che durante la stagione estiva praticano le acque dell’Area Marina.
Ha inteso inoltre implementare l’offerta del turismo culturale, diversificando i servizi e le opportunità rivolti in particolare a quella fascia turistica maggiormente legata alle attività subacquee e che è stata individuata come target di riferimento dell’A.M.P. “Capo Rizzuto”.
I visitatori possono esplorare tale percorso, accompagnati dalle guide subacquee dei diving che operano nella Riserva.
Ma il mare dell’Area Marina Protetta nasconde nelle sue profondità altri preziosi segreti. Sulle secche di Capo Rizzuto, vi è il relitto Gunny, ad una profondità di 24 metri.
Nella stessa località, cento anni fa, il mare ha inghiottito un’altra nave, il Bengala.
A Le Cannella, infine, giace in assetto di navigazione il relitto “Chico”, ad una profondità di 29 metri.
PUNTI BOE D’IMMERSIONE POSIZIONATE NEL 2002
Posizione |
Zona |
Longitudine Est |
Latitudine Nord |
Castella |
“Ponente” |
16 59 846 |
38 53 175 |
Castella |
“Ponente” |
17 00 095 |
38 53 185 |
Castella |
“Largo Cannone” |
17 01 854 |
38 53 861 |
Castella |
“Relitto Castella” |
17 01 106 |
38 53 870 |
Castella |
“Ponente” |
17 00 067 |
38 52 825 |
Rovereto |
“Atollo” |
17 03 557 |
38 54 748 |
Rovereto |
“Atollo Profondità” |
17 03 413 |
38 54 315 |
Capo Rizzuto |
Torre Vecchia |
17 06 443 |
38 53 679 |
Capo Rizzuto |
Relitto Bengala |
17 07 205 |
38 53 850 |
Capo Rizzuto |
Relitto Gunny |
17 08 002 |
38 54 869 |
Capo Rizzuto |
Secca Capo Bianco |
17 08 062 |
38 54 172 |
Capo Rizzuto |
Secca Capo Rizzuto |
17 07 028 |
38 53 950 |
C. Piccolo |
“Secca Capo Piccolo” |
17 03 884 |
38 54 159 |
Cannella |
Secca Le Cannella |
17 09 544 |
38 55 679 |
Cannella |
Cicala 1 |
17 12 249 |
39 00 916 |
Cannella |
Cicala 2 |
17 12 305 |
39 00 859 |
Valtur |
valtur |
17 10 699 |
38 58 620 |
Capo Rizzuto |
Loc.Marinella |
017 11 935 |
38 58 065 |
Capo Rizzuto |
Loc. Marinella |
017 10 637 |
38 58 613 |
Capo Rizzuto |
Loc. Capo Colonna |
017 12 735 |
39 01 680 |
A fronte del numero di 20 boe posizionate nell’anno 2002, a seguire elenco delle boe:
N. | Latitudine | Longitudine | Nome Sito |
---|---|---|---|
1 | 38°53’175 | 16°59’846 | Secca ponente 1 |
2 | 38°53’185 | 17°00’095 | Secca ponente 2 |
3 | 38°53’472 | 17°00’375 | Sella |
4 | 38°53’875 | 17°01’136 | Relittone |
5 | 38°54’315 | 17°03’413 | Atollo profondo |
6 | 38°53’950 | 17°07’028 | Grotta |
7 | 38°53’850 | 17°07’205 | Relitto Bengala |
8 | 38°54’869 | 17°08’002 | Relitto Gunny |
9 | 38°54’172 | 17°08’062 | Secca capo bianco |
10 | 38°54’157 | 17°03’886 | Secca capo piccolo |
11 | 38°54’255 | 17°07’736 | Madonna greca |
12 | 38°55’679 | 17°09’544 | Secca Cannella |
13 | 38°58’068 | 17°11’933 | Secca di Meola |
14 | 39°00’859 | 17°12’305 | Cicala 2 |
15 | 39°00’916 | 17°12’249 | Cicala 1 |
16 | 39°01’782 | 17°12’656 | Capo colonna |
17 | 38°53’172 | 16°59’990 | Palombaro |
Pagina aggiornata il 21/08/2024