La Zona 6 comprende la parte meridionale della linea di costa tra Capo Cimiti e Capo Rizzuto a Nord-Est di quest’ultimo promontorio, con una discreta sovrapposizione a Nord-Est con la Zona 5 e a Sud-Ovest con la Zona 7.
La realizzazione della carta bati-morfologica in scala 1:5000 è stata portata a termine utilizzando diversi tipi di dati. In particolare: il rilievo batimetrico effettuato; il Survey Side Scan Sonar con range compreso tra 300 e 600 metri (15 profili perpendicolari e un profilo parallelo alle isobate), integrato in alcune aree da profili S.B.P. (3,5 kHz); immagini R.O.V. ottenute tramite 2 immersioni in comune con la Zona 5 tra le isobate -10m e -20m, e 3 in aree diverse tra -3m e -25m; dati sedimentologici e biocenotici provenienti da 4 stazioni ubicate lungo un transetto (B) a profondità di: -10, -25, -50, -100 metri (in comune con la Zona 5).
Anche in questa Zona la presenza di una significativa paleomorfologia, solo in parte mascherata dai sedimenti attuali, condiziona l’andamento delle isobate. La batimetria, infatti si presenta assai articolata con un esteso complesso roccioso affiorante dai sedimenti, che caratterizza l’intera Zona. Su tale complesso sono evidenti due bassifondi localizzati all’interno di una vasta area pianeggiante compresa a Nord-Est tra l’isobata -10m e -30m e verso Sud-Ovest dal limite dell’isobata -15m. Lafisiografia dell’area al largo di tale zona sub-pianeggiante risulta caratterizzata da un progressivo restringimento tra le isobate, queste in particolare marcano una maggiore acclività nella zona centrale, dall’isobata -25m a -55m, da qui le isobate presentano lungo tutto la Zona un andamento sub-parallelo. A Nord-Est della carta è rappresentato parte dell’affioramento che caratterizza la parte centrale della Zona 5, separato dal complesso precedentemente descritto da una marcata inflessione dell’isobata -30m. Nella parte Sud-Occidentale della Zona sono invece presenti ristretti affioramenti rocciosi debolmente coperti da sedimenti, tali strutture non sembrano influenzare in modo decisivo l’andamento delle batimetrie, che tendono a riacquistare un andamento più regolare mostrando solo una debole inflessione verso costa.
Il substrato duro predomina nell’intera carta, tale areale è prevalentemente colonizzato da Alghe Fotofile che raggiungono una profondità massima (teorica) di -35m; più ristrette risultano essere le aree colonizzata da Posidonia sp. su roccia, che raggiunge anche essa la profondità di 35m. Solo la parte centro settentrionale del complesso roccioso presenta un certo grado di sedimentazione, in particolare tra le isobate -5m e -18m sono presenti sabbie medio fini colonizzatte da Posidonia sp. su sabbia e, in misura minore, a circa -15m, da Cymodocea sp.; mentre lungo l’articolato andamento delle isobate -15m, -20m, -25m e -30m, si trovano le sabbie grossolane che stanno ad indicare un elevato idrodinamismo. Lungo il limite meridionale dell’affioramento, nell’intorno della linea batimetrica di -25m, è presente una modesta area a Posidonia sp. su roccia che segna il passaggio ad una piccola fascia di sabbia grossolana colonizzata in parte da Posidonia sp. su sabbia; da qui, verso Sud-Ovest, la copertura sedimentaria è caratterizzata da sabbie medio-fini fino a -30m, dove tra la linea di costa e l’isobata -10m, è stata rappresentata un’area, basandosi esclusivamente sulle immersioni R.O.V., in cui sono evidenti aree di substrato duro colonizzate sia da Alghe Fotofile che da Posidonia sp. su roccia e sabbie con Posidonia sp. su sabbia. La copertura sedimentaria, dove è presente oltre -30m, è rappresentata dalle peliti sabbiose.
Le caratteristiche del settore ben si prestano ad attività di tipo subacqueo con percorsi naturalistici in un paesaggio naturale estremamente variegato.
Pagina aggiornata il 22/01/2025